Quando il micologo svizzero Simon Pauli nel 1653 descrisse per primo il Tuber magnatum nelle sue "Observationes Mycologicae", non poteva immaginare che tre secoli e mezzo dopo avremmo avuto ancora così tanti misteri da svelare su questa e altre specie fungine italiane.
Nella quiete di una cucina d'autunno, sbriciolando tra le dita alcuni funghi secchi, ci si sorprende sempre di fronte al miracolo dell'essiccazione: quei frammenti apparentemente insignificanti contengono l'intero profumo del bosco, pronto a risvegliarsi al contatto con l'acqua. Questo articolo è il frutto di esperimenti e ricerche, un viaggio che vi porterà a scoprire come i funghi secchi possano diventare il segreto della vostra dispensa, capaci di trasformare un semplice piatto in un'esperienza sensoriale.
Nella pratica micologica, l'erbario rappresenta uno strumento fondamentale tanto quanto il microscopio per un biologo. Questa guida tecnica vi condurrà attraverso un viaggio approfondito nella creazione di una collezione scientifica di funghi essiccati, un processo che combina l'arte della conservazione con il rigore metodologico della ricerca.