Camminando tra i boschi di pino in una fresca mattina d'autunno, potresti essere fortunato enough to incontrare uno degli spettacoli più belli della natura: un gruppetto di Lattarini che spuntano dal terreno, con i loro cappelli arancioni come piccoli soli tra le foglie. Questo fungo, scientificamente chiamato Lactarius deliciosus o Lattarino, è uno dei più amati dai cercatori di funghi, non solo per il suo sapore delicato ma anche per la gioia della sua scoperta.
Lo sapevi?
Il nome "Lattarino" viene dal latino lac che significa latte, riferendosi al lattice arancione che fuoriesce quando il fungo viene tagliato. In Spagna, dove è particolarmente apprezzato, lo chiamano Níscalo e in Catalogna Rovellón, diventando protagonista di numerose feste paesane!
Il lattarino in tutti i suoi dettagli
Riconoscere un Lattarino è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi. Ecco come fare:
Il cappello: un arcobaleno di arancioni
Il cappello del Lattarino è una vera opera d'arte naturale:
- Giovane: inizia a forma di piccolo bottone (2-4 cm) con il margine arrotolato verso il gambo, di un bel arancione carota
- Adulto: si apre come un ombrello (5-15 cm) diventando più chiaro al centro, con cerchi concentrici più scuri
- Maturo: assume una forma a imbuto, con il margine ondulato e zone verdi dove è stato toccato
Curiosità cromatica
Il colore arancione intenso è dovuto a pigmenti naturali chiamati carotenoidi, gli stessi che colorano le carote! Quando il fungo viene toccato o tagliato, queste sostanze reagiscono con l'aria creando affascinanti sfumature verdi.
Il Lattice: la firma inconfondibile
La caratteristica più distintiva del Lattarino è il suo lattice:
- Taglia delicatamente il gambo con un coltello
- Osserva il liquido arancione che fuoriesce
- Aspetta 2-3 minuti: vedrai cambiare colore verso il verde bottiglia
Questo fenomeno è una vera magia della natura! Il lattice ha un odore fruttato e un sapore leggermente pepato che ricorda vagamente le carote.
Gambo e lamelle: altri indizi importanti
Completa il riconoscimento esaminando:
- Gambo: corto (3-8 cm) e tozzo, spesso con fossette scure, più chiaro del cappello
- Lamelle: fitte e fragili, di colore arancione pallido, diventano verdi con l'età
- Carne: compatta ma fragile, biancastra con sfumature arancioni vicino alla cuticola
A caccia di Lattarini: habitat e periodo migliore
I Lattarini sono funghi socievoli: dove ne trovi uno, probabilmente ce ne sono altri nelle vicinanze!
I boschi giusti
Cerca in queste location privilegiate:
- Pinete: specialmente sotto pini selvatici (Pinus sylvestris) e pini marittimi (Pinus pinaster)
- Boschi misti: dove i pini crescono insieme a querce o castagni
- Zone luminose: margini dei boschi, radure o lungo i sentieri
Il linguaggio segreto dei funghi
I Lattarini vivono in simbiosi con gli alberi attraverso le radici. L'albero fornisce zuccheri al fungo, che in cambio aiuta l'albero ad assorbire acqua e minerali. Un vero patto di amicizia sotterraneo!
Il calendario del raccoltore
Il periodo migliore varia a seconda della zona:
Regione | Inizio stagione | Picco | Fine stagione |
---|---|---|---|
Nord Italia | Fine agosto | Settembre-ottobre | Novembre |
Centro Italia | Metà settembre | Ottobre | Dicembre |
Sud Italia | Ottobre | Novembre | Gennaio |
Condizioni meteorologiche ideali
I Lattarini amano:
- Piogge: 2-3 giorni dopo un temporale estivo
- Temperatura: Notti fresche (10-15°C) e giornate miti (18-22°C)
- Umidità: Terreno umido ma non fradicio
Un trucco dei cercatori esperti: dopo la prima nebbia autunnale, i Lattarini fanno capolino!
In cucina con il Lattarino
Dopo la soddisfazione della raccolta, il piacere della tavola! Ecco come valorizzare al meglio questo fungo.
Lattarini alla griglia
Ingredienti per 4 persone:
- 800 g di Lattarini giovani e sodi
- 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- 2 spicchi d'aglio
- Prezzemolo fresco
- Sale marino integrale
Procedimento:
- Pulisci i funghi con un pennellino, senza lavarli sotto l'acqua
- Tagliali a metà nel senso della lunghezza
- Scalda una griglia o una padella antiaderente
- Disponi i funghi con la parte delle lamelle verso il basso
- Lascia cuocere 4-5 minuti fino a che non si formano le tipiche striature
- Gira e cuoci altri 3 minuti
- Condisci con olio, aglio tritato, prezzemolo e un pizzico di sale
Consiglio: servire su fette di pane casereccio tostato per assorbire i succhi!
Preparazione base
Prima di cucinare i Lattarini:
- Pulizia: rimuovi i residui di terra con un pennellino
- Taglio: elimina la parte finale del gambo
- Controllo: verifica che non siano presenti larve (piccoli forellini nel gambo)
Attenzione!
Non lavare mai i Lattarini sotto l'acqua corrente: assorbirebbero troppa umidità perdendo sapore e consistenza. Se proprio necessario, passali velocemente sotto un filo d'acqua e asciugali subito con carta da cucina.
Lactarius: fascino senza tempo
Il Lactarius deliciosus (Lattraino) racchiude in sé tutto ciò che rende appassionante il mondo della micologia: la gioia della scoperta tra i folti boschi di pino, l'emozione nel riconoscere le sue caratteristiche inconfondibili e la soddisfazione di portare in tavola un prodotto autentico della natura. Questo fungo, con il suo vivace colore arancione e il curioso lattice che cambia tonalità, rappresenta un perfetto esempio di come la biodiversità possa essere insieme spettacolare e gustosa.
Che tu sia un cercatore esperto o un principiante, il Lattarino offre sempre qualcosa di nuovo da imparare: dalle sottili variazioni cromatiche legate al suo habitat, alle diverse tradizioni culinarie regionali che lo celebrano. Ricorda sempre di rispettare l'ambiente durante la raccolta, prendendo solo gli esemplari maturi e lasciando sul posto i più giovani, per garantire che le future generazioni possano provare la stessa emozione nel trovarlo.
Un pensiero per il futuro
I cambiamenti climatici stanno alterando gli habitat del Lattarino. Negli ultimi 10 anni, molti cercatori hanno notato un ritardo nella comparsa autunnale e una minore abbondanza in alcune zone tradizionali. Diventare "custodi del bosco", segnalando queste osservazioni a gruppi micologici locali, può contribuire alla salvaguardia di questa specie.
La prossima volta che passeggerai in un bosco autunnale, guarda con attenzione tra gli aghi di pino: quel flash arancione potrebbe essere l'inizio di una nuova avventura micologica. Buona ricerca e buon appetito!